il 1799
Fin dai primi anni del ‘700 a Valle dell’Angelo cominciarono a diffondersi ideali di libertà e ansie di rinnovamenti, che, ostacolati da Maria Carolina di Napoli a seguito della condanna a morte della sorella Maria Antonietta di Francia, generarono vivo malcontento, reso ancora più aspro dall’avversione alla borghesia e ai feudatari.
Con l’istituzione della Repubblica Partenopea in alcuni paesi del Cilento fu innalzato l’Albero della Libertà: a Valle dell’Angelo fu innalzato dopo il capodanno del 1799 davanti alla chiesa di San Barbato.
L’entusiasmo generato dagli ideali di libertà presto andò scemando, quando, cioè, i repubblicani cominciarono a compiere atti di violenza inaudita che degenerarono nell’anarchia.
A febbraio i realisti recandosi nei paesi del Cilento spiantarono gli Alberi della Libertà e provocarono danni e lutti. Anche a Valle dell’Angelo, Laurino Felitto e Piaggine si verificarono atti di violenza.
Verso la fine di maggio si apprese che Nicola Gualtieri, detto Pane di grano, stava per giungere nel Cilento con mille uomini, ma la battaglia fu aspra e terminò con la sopraffazione dei repubblicani.